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Dall’amianto al fotovoltaico grazie all’Energia Solare

Tempo di lettura: 3 minuti

  • 11 anni di attività
  • 6,32 GWh prodotti
  • 3’420 tonnellate di Co2 risparmiate
  • Produzione annua circa 574 000 kWh

 

Quando?

L’idea parte nel 2011 con lo smaltimento di amianto dal tetto di un capannone a Cairo Montenotte e la successiva installazione di un impianto fotovoltaico.

Quanto produce?

Una famiglia consuma annualmente 4’000 kWh , ciò vuol dire che annualmente l’impianto fotovoltaico fornisce energia pulita a 143 famiglie risparmiando un equivalente di circa 310 tonnellate di CO2, un po’ come percorrere 71 volte la circonferenza del pianeta con un’auto a benzina o come un volo A/R  Londra – New-York con 315 passeggeri; ci vorrebbero 15’500 alberi per assorbire 310 tonnellate di CO2, l’equivalente di circa 40 campi da calcio.

Ma quanto tempo occorre ad un impianto solare fotovoltaico per rimettersi in pari con la natura?

Secondo le stime, l’intero ciclo produttivo di un impianto fotovoltaico produce 50 gCO2/kWp, ciò vuol dire che il nostro produce annualmente circa 29 tonnellate di CO2, a differenza di un impianto a carbone che invece ne produce 1’000 gCO2/kWp… e attenzione! Non cadiamo nell’errore di pensare che è “solo una differenza di emissioni”, poiché il carbone, come qualsiasi altra fonte fossile non è rinnovabile: una volta bruciato non è più possibile riutilizzarlo, è inquinante ed assumerà sempre un ruolo di ‘debitore’ verso il nostro pianeta!

Quindi, stimando che il nostro impianto fotovoltaico abbia una durata di circa 30 anni (ad oggi la sua efficienza si è ridotta dello 0,1%) in tutti i suoi anni di attività produrrà un totale di 870 tonnellate di emissioni CO2, ciò vuol dire che le sue emissioni su 30 anni di attività verranno ‘ripagate’ alla natura in poco meno di 3 anni dalla sua attivazione!

E ti diremo di più!

Grazie ai continui sforzi in ricerca e sviluppo dell’industria solare, il costo energetico per la produzione dei pannelli fotovoltaici si è ridotto di circa il 15% ad ogni raddoppio di capacità di produzione.

Inoltre, una volta terminata la loro vita utile, i pannelli vengono riciclati per il 95%. Essi sono formati da vetro, alluminio, rame e argento che possono essere riutilizzati all’infinito, il silicio può essere riutilizzato fino a 4 volte e ad oggi si stanno sviluppando tecnologie per il suo impiego in piena sicurezza.

In conclusione,

L’energia solare viene sfruttata dagli impianti fotovoltaici. Questi sistemi hanno il grande vantaggio di avere un basso impatto ambientale sfruttando una fonte di energia inesauribile e naturale.

L’Italia ha ampiamente raggiunto la quota del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili (FER) nel 2020, contro l’obiettivo del 17% previsto dalla Direttiva Europea. Questo fa onore al nostro Paese e ci incentiva giorno dopo giorno al pieno raggiungimento di una transizione ecologica con obiettivo carbon free.